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La Regione Abruzzo si dà al Nucleare, poche ore dopo la presa di posizione della maggioranza la terra trema: un nuovo, forte terremoto.

CRIIRAD: Terremoti e conseguenze nucleari

Chernobyl Day 2011 - 25 giorni di Azioni simultanee nel mondo.

 

Dal CRIIRAD: I terremoti possono avere delle conseguenze drammatiche sugli impianti nucleari ed in particolare sui reattori nucleari.

IL LABORATORIO INDIPENDENTE francese che interviene a tutto campo, ed ogni dove, per smentire la criminalità omertosa delle istituzioni.

 

 

CRIIRAD: Terremoti e conseguenze nucleari

 

I terremoti possono avere delle conseguenze drammatiche sugli impianti nucleari ed in particolare sui reattori nucleari.

 

Giappone: impatto del sisma sulle installazioni nucleari: Prima reazione del CRIIRAD (commissione di ricerca e informazione indipendente sulla radioattività).

Abbiamo ricevuto numerose richieste di informazioni sulle conseguenze del sisma che ha appena colpito il Giappone. Non disponiamo ancora che notizie parziali e contraddittorie ma la situazione in Giappone sembra abbastanza preoccupante per giustificare la reazione iniziale.

L'intensità del sisma avrebbe raggiunto 8,9 gradi della scala Richter, scatenando dei fenomeni tipo lo tsunami. Si tratterebbe del più potente terremoto registrato in Giappone da 140 anni. Secondo le nostre fonti, l'arresto automatico ha riguardato 14 dei 54 reattori elettronucleari che conta l'arcipelago.

Le prime informazioni diffuse dall'AIEA (Agenzia Internazionale dell'Energia Nucleare) ed i gestori delle installazioni nucleari giapponesi situate vicino all'epicentro (costa nord-est) volevano essere rassicuranti.

- Il primo bollettino d'informazione emesso dall'AIEA indicava solamente che le 4 centrali nucleari più vicine all'epicentro del sisma erano "state fermate in tutta sicurezza".

- La società Tohoku Electric Power Co. Inc. che sfrutta i 3 reattori della centrale nucleare di ONAGAWA (1 reattore di 500 e 2 di 800 MWe) situata nella prefettura di Miyagi, ha affermato che i 3 reattori si erano fermati automaticamente e non ha indicato alcun problema.

- La società Tokio Electric Power Co (TEPCO) che sfrutta le centrali nucleari di FUKUSHIMA DAIICHI ( 6 reattori nucleari di 439 a
1 067 MWe) , e di FUKUSHIMA DAINI (4 reattori nucleari di 1067 MWe), ha anch'essa indicato che tutti i reattori erano stati automaticamente arrestati, e non ha menzionato nessuna difficoltà.

In contraddizione con questo panorama rassicurante:

1 / l'agenzia di stampa Kiodo afferma che si è verificato un incendio nel sito nucleare di ONAGAWA.

2 / vari comunicati (agenzie AP, Reuters…) indicano un grave problema sul reattore n. 1 della centrale di FUKUSHIMA DAIICHI, (connesso alla rete nel 1970, di una potenza netta di 440 MWe): un difetto del sistema di raffreddamento.
Il gestore avrebbe constatato un abbassamento del livello di acqua nel circuito primario del reattore, un dispositivo essenziale per la sicurezza dal momento che raffredda il cuore e previene la fusione. Ricordiamo cheil rilascio di calore prosegue dopo l'arresto del reattore e che queste devono essere imperativamente evacuate. Questa situazione avrebbe condotto il governo giapponese a dichiarare la situazione di emergenza nucleare per il sito e a dare l'ordine di preparare l'evacuazione di più di 2.800 persone. Secondo l'agenzia Reuters, la compagnia TEPCO "cerca di attivare il sistema di alimentazione di emergenza per assicurare il riempimento" in acqua.

Secondo le autorità giapponesi, nessuna fuga radioattiva sarebbe stata individuata. Questo dovrebbe essere verificato.
L'esperienza passata ha mostrato che in termini di "trasparenza" il Giappone non era necessariamente migliore della Francia.

Nel suo secondo bollettino l'AIEA ha riferito che un secondo terremoto (magnitudo 6,5) ha colpito la costa di Honshu, nei pressi della centrale nucleare di TOKAI.

Il CRIIRAD seguirà attentamente gli sviluppi. Il suo laboratorio, situatao in Rhone-Alpes e in Avignon, è in stato di allerta attraverso la sua rete di monitoraggio della radioattività atmosferica. Precisiamo che le previsioni meteo indicano, per i prossimi giorni, venti occidentali sul Giappone. In caso di diffusione accidentale di sostanze radioattive, le masse di aria contaminate saranno trasportate in un primo tempo verso l'Oceano Pacifico.

I terremoti possono avere delle conseguenze drammatiche sugli impianti nucleari ed in particolare sui reattori nucleari.

Sebbene il Giappone sia abituato ai terremoti, i suoi impianti nucleari non sono progettati per resistere a tutti i sismi possibili.
Nel 2007 per esempio, i terremoti avvenuti in marzo e luglio avevano avuto un impatto su parecchie centrali dell'ovest del paese: straripamento di acqua contaminata della piscina di deposito di combustibili irradiati (centrale di Kashiwazaki Kariwa), straripamento di serbatoi di effluenti radioattivi alla centrale di Shika.

Attualmente, 11 marzo 2011, un incendio ha luogo al livello di un edificio della centrale di Onagawa (nord-est del Giappone) e le autorità hanno organizzato l'evacuazione delle popolazioni vicine alla centrale di Fukushima Daiichi a causa di un abbassamento del livello di acqua nei reattori.

La perdita di acqua di raffreddamento nella vasca di un reattore nucleare può avere delle conseguenze drammatiche. Difatti, malgrado l'arresto automatico del reattore, l'insieme dei combustibili nel reattore ha una temperatura molto elevata ed il loro raffreddamento è possibile solo attraverso la circolazione di acqua.

Nel caso contrario, l'insieme dei combustibili che possono sciogliersi provocando un rilascio massiccio di sostanze radioattive nell'ambiente come fu nel caso del 1979 alla centrale americana di Three Mile Island (Stati Uniti). La fusione parziale del cuore è uno degli incidenti più gravi che possa accadere ad una centrale nucleare. Essa può essere accompagnata da reazioni esplosive a causa di accumulo di idrogeno nel cuore.


Fonte: CRIIRAD - Diffusione italiana RNA - Traduz. Fabienne Melmi

Roland Desbordes: The President of CRIIRAD

 

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Rif. 228 : Massimo Greco