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Stragismo, devastazioni e saccheggi (6)

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AVERE PER E$$ERE O E$$ERE PER AVERE?

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 Si può avere... senza bisogno di E$$ERE...
 Si può E$$ERE... senza bisogno di avere... (vallo a raccontare a chi è precario...)
  E$$ERE a 3,95 € all'ora... è un modo CAZZUTO di "ESSERE"
 Il LAVORO "NOBILITA", a 3,95 euro l'ora.... VIOLACEA.....
 Quando "il Lavoro è un diritto"... La Morte è un Dovere....
 Bisogna fare sacrifici.....
 La pissicologia mi sta sul cazzo. E i sinistronzi pure.

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\\ Home Page : Storico : Stragismo, devastazioni e saccheggi (inverti l'ordine)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di nonukes (del 10/11/2011 @ 22:13:31, in Stragismo, devastazioni e saccheggi, linkato 2410 volte)

SE IL POPOLO "VIOLA" NON FOSSE CORROTTO...

Si sarebbe schierato da tempo, ed in Piazza..., contro la VERA Mafia: quella di Confindustria e del modello Marchionne...

Se il popolo "viola" NON fosse CORROTTO:

Sarebbe sceso in piazza contro OGNI FORMA DI PRIVATIZZAZIONE.
Sarebbe stato a fianco degli operai di Termini Imerese, Pomigliano D'Arco, Melfi ed Ogni dove.

Avrebbe, da tempo ISOLATO e defenestrato i propri CAPORALI e "capipopolo" reticenti a schierarsi e prendere posizione contro le Vere Lobby, Confindustria e Padronato TUTTO.

Avrebbe esplicitamente preso le distanze dalla tradizione criminale e fascista dei sindacati confederali. Dalle storiche svendite da ogni compromesso in nome del neofascismo nazionalitario.

Se il popolo "viola" NON fosse CORROTTO:

Si sarebbe appropriato dei Chernobyl Day e sarebbe sceso in Piazza contro il Nucleare ed in campo, in quanto tale, per il referendum, riempiendo le piazze... in questi due anni: MA NON LO HA FATTO.

Se il popolo "viola" NON fosse CORROTTO:

Prenderebbe le distanze dall'imperversare rossobruno... sia a livello ideologico che di legittima difesa di classe.
Ma E$$I sono contro la lotta di classe... semplicemente perché IGNORANTI e/o comunque schierati dalla parte della Borghesia, proprio in termini di CLASSE.

Se il popolo "viola" NON fosse CORROTTO:

Oggi riempirebbe le piazze con un unico grande monito alla Mafia che succederà a Berlusconi:

1. PER LA DIFESA DELLO STATUTO DEI LAVORATORI

2. PER LA DIFESA DEI DIRITTI ACQUISITI GRAZIE ALLE LOTTE DI OLTRE UN TRENTENNIO.

3. PER LA DIFESA DEI REFERENDUM IN MATERIA DI "ACQUA PUBBLICA" E DISMISSIONE DELLE "PRODUTTIVITÀ NOCIVE".

4. PER LA DIFESA DEI REDDITI DELLE UNICHE CATEGORIE CHE PAGANO LE TASSE...

5. PER LA DIFESA DELLE PENSIONI E DEI CONTRIBUTI VERSATI DALLE UNICHE CATEGORIE CHE LI VERSANO.

RIEMPIREBBERO LE PIAZZE CONTRO LA MACELLERIA SOCIALE...

Fino a prova contraria... Così NON È.

Sabotiamo gli interessi personali e le aspirazioni privatistiche dei di E$$I capipopolo e Masanielli vari...

PER la costituzione di Un MOVIMENTO di Legittima Difesa contro la Macelleria Sociale.

 
Di nonukes (del 05/11/2011 @ 14:21:29, in Stragismo, devastazioni e saccheggi, linkato 2852 volte)

LA PIOGGIA DI UN ANNO IN POCHI ISTANTI

La catastrofe climatica esiste ed è determinata dall'attività "produttiva" umana.

 

Questo è il senso della realtà dei Dati di Fatto.

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un imperversare di isterie criminali e negazioniste, sedicenti "dal Basso"... Basta osservare cosa propugnano ed a cosa fanno riferimento per capire le ragioni che stanno dietro al ruolo che si danno.

Non serve a nulla imprecare quando la frittata è fatta e prendersela magari con un sindaco... "facendo popolo"... quando si è dedicata l'intera vita all'ignoranza, alla sottovalutazione ed alla tolleranza nei confronti di chi ha sempre negato i Dati di Fatto.

La catastrofe climatica è riconosciuta, ormai, a livello internazionale e scientifico anche se la determinante economica e produttiva che regola le azioni ed i correttivi di Sistema ne ritarda, evidentemente, e ne posticipa, opportunisticamente, qualunque risposta strutturale, completa e preventiva.

Notoriamente a negare ciò, finché possono, abbiamo le multinazionali e la "scienzamarcia" (più che altro uffici di difesa ed avvocatura... a dir poco commercialistica.. dei grandi interessi che intendono perpetuare, fino ai limititi della sostenibilità, un modello produttivo che non ha mai avuto nulla da difendere, da parte dei più) e quella coltre collaborazionista, sgherra, notoriamente nazi fascista, che sotto l'equivoca e complottista sigla "no nwo" opera a difesa e sostegno delle multinazionali spacciando, sui marciapiede della rete, deliri negazionistici (di vario genere).

Non sappiamo se il continuo intensificarsi delle varie catastrofi sul pianeta, in costante incremento anche in Italia, saranno sufficienti ad aprire gli occhi ai più senza essere necessariamente colpiti, da subito, negli affetti più cari ....

Ma soprattutto è tempo di iniziare a prendere le distanze non solo dall' "attendismo" dei politici e quindi dei governi... ma soprattutto da quanti si danno, di corpo e di mente, al collaborazionismo : il negazionismo e la difesa dell'attuale "ordine mondiale"... (che poi è vecchio e stra vecchio... e nessuno è riuscito, MAI, a sovvertirlo... fin'ora...).

Occorre smascherare, isolare e smentire i collaborazionisti ed i collaborazionisti dei collaborazionisti... È ora di finirla con la vigliaccata della "buona fede".

"Global Warming Truth : The World is Warming (& We Are Causing It)"

Vi pare che questo possa essere il manifesto di lotta della BP? Del governo degli stati Uniti?

Ma per favore... lasciamo ai criminali depistatori, complottisti, certi deliri coerentemente ufologici (vista la merda SOVRANA che diffondono... ed a cui sono DIRETTAMENTE collegabili a qualsiasi livello). Isoliamo e combattiamo chi Di$informa per E$istere.

Ecco i Veri "NO-NWO" che operano, supportano e sostengono il Negazionismo:

American Petroleum Institute

US Chamber of Commerce

National Association of Manufacturers

Competitive Enterprise Institute

Industrial Minerals Association

National Cattlemen's Beef Association

Great Northern Project Development

Rosebud Mining

Massey Energy

Alpha Natural Resources

Southeastern Legal Foundation

Georgia Agribusiness Council

Georgia Motor Trucking Association

Corn Refiners Association

National Association of Home Builders

National Oilseed Processors Association

National Petrochemical and Refiners Association

Western States Petroleum Association

Aggiungiamoci le COSCHE legate al Super Capitalismo Russo ed all'ULTRA-capitalismo multinazionale Cinese, con i loro scopini rossobruni "no-nwo"... e "la quadra"... si chiude.

RNA ha diffuso, in questi anni, nell'ambito delle iniziative "DON'T NUKE THE CLIMATE" preziosi documenti che altrimenti NON avrebbero mai trovato spazio in Italia: lo ha fatto traducendo documenti diffusi NON solo sul web... ma tramite interventi diretti sul territorio: da Nord a Sud, nelle scuole.

Lo ha fatto nel totale isolamento, ricercato, uscendo fuori da ogni "coordinamento" corrotto. Interferendo in modo autonomo. Realizzando grazie a poche unità di individualità, disposte anche a rischiare la vita, interventi che nessuna altra organizzazione mantenuta coi soldi dello stato (e di sponsor nucleari...) ha fatto.

Ora è tempo di creare un fronte di Lotta e di Legittima Difesa intransigente, non collaborazionista. Non di cazzuti deliri nazionalitari o fessamente corporativi o localistici... ma di difesa dai crimini dell'attività produttiva. In barba a qualsiasi "appello" di "unità NAZIonale" e di "sviluppo o "ripresa" (quale sviluppo ?) - Difesa della qualità della vita, della sostenibilità in attesa di una sovversione necessitata degli attuali equilibri e dei rapporti di forza.

RNA si è distinta per essere l'unica entità che coniuga resistenza ambientalista contro le produttività NOCIVE con la messa in discussione del modello di produzione borghese e dei rapporti di forza Capitale-Salario. Facendolo oltretutto al di fuori degli schieramenti e del mercato usuraio e criminale della democrazia di mercato.

Sarebbe ora che chi è cosciente di tutto questo la smettesse di rendersi complice, anche indirettamente, e di schierarsi in modo pragmatico ed attivo abbandonando quanto si è reso strumentalizzabile, manipolabile ed inglobabile DA SEMPRE.

RNA - Rete Nazionale Antinucleare

 

Esplosione alla centrale di Marcoule. Valori 500 volte più alti di quanto era stato ammesso inizialmente. EDF ha deliberatamente mentito minimizzando la portata delle emissioni.

Lunedi, 12 Settembre, alle 11:45, un'esplosione alla centrale nucleare di Marcoule, una struttura appartenente a EDF, aveva causato un morto ed altri feriti. Questo impianto contiene anche numerosi depositi di grandi quantità di rifiuti radioattivi e di movimentazione del combustibile MOX , plutonio.

Il 29 settembre, a seguito di una verifica, l'ASN ha rivalutato l'ammontare di 30 milioni di becquerel, a 500 volte più di quanto era stato segnalato. EDF ha deliberatamente mentito e riduce al minimo la portata dell'emissione.

Cifre sbagliate, o false, sulla radioattività dei rifiuti:

IL CRIIRAD AVEVA RAGIONE!

In un comunicato stampa del 30 settembre 2011 il CRIIRAD denuncia la sottovalutazione del rischio da parte dell'azienda e la connivenza, da parte degli esperti ufficiali.

Il 23 settembre scorso il CRIIRAD ha interpellato le autorità incaricate alla protezione dalle radiazioni e sicurezza nucleare, le Autorità di Sicurezza Nucleare, i Ministeri della salute, industria ed ecologia. Ha denunciato la segretezza degli elementi chiave del caso e la pubblicazione da parte dell' IRSN di un dato sorprendentemente basso (63 000 Bq) per l'attività di quattro tonnellate di rifiuti metallici presenti nel forno al momento dell'esplosione. Il CRIIRAD ritene che la valutazione sia «assolutamente incompatible» con il valore di 8,5 Sv/h che sarebbe stato riscontrato sul corpo della vittima dell'esplosione, José MARIN. Le informazioni sulle dosi vengono da una fonte indipendente, il CRIIRAD, pertanto il CRIIRAD è rimasto senza risposte e chiede chiarimenti.

[comunicato CRIIRAD del 23/09/11]

Mercoledì 28 settembre tramite il sito web della Dauphine Libere, il CRIIRAD viene a conoscenza delle dichiarazioni del Procuratore della Repubblica incaricato alle indagini, M. Robert Gelli, dichiarazioni che confermavano l'entità delle dosi riscontrate. Pertanto il CRIIRAD ha inviato ieri al Procuratore della Repubblica una lettera ufficiale sottolineando l'impossibilità di misurare un tasso di dose così elevato, se la contaminazione proviene da "rifiuti metallici leggermente contaminati" come sostengono l'ente gestore e l' IRSN e chiedendo che l'indagine preveda la realizzazione di una mappatura delle dosi analizzate in laboratorio al fine di stabilire l'effettiva attività di 4 tonnellate di rifiuti radioattivi.

[comunicato CRIIRAD del 29/09/11]

Il CRIIRAD ha appena appreso della nota informativa dell' ASN pubblicata ieri sul suo sito web, che indica «la prova che la sezione interessata dall'esplosione conteneva, al momento dell'incidente, un carico di circa 4 tonnellate di rifiuti ad una attività di 30 MBq e non 63 kBq come il gestore aveva inizialmente indicato». Questa nuova valutazione è 476 volte superiore a quella che è stata diffusa sin dal 12 settembre.

QUESTE INFORMAZIONI SOLLEVANO DELLE DOMANDE MOLTO PESANTI:

1. Sarebbe stata pubblicata questa rivalutazione se il CRIIRAD non avesse interpellato ufficialmente, tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, le varie autorità il 23 settembre?

2. Come è possibile che l'esperto di Stato, l'Istituto per la Protezione Radiologica e la Sicurezza Nucleare, che era presente nel sito e che non ha nulla in comune con quelli del CRIIRAD, abbia ripreso appieno la valutazione dell'operatore senza alcun sospetto? La cifra di 63 kBq è stata pubblicata il 12 settembre dall' IRSN senza alcuna correzione successiva.

3. Quale credibilità offrono, per l'auto-monitoraggio del gestore, i dispositivi di controllo essenziali per l'installazione di CENTRACO? Da 63 kBq a 30 MBq, la differenza non è del 10 o 20%, ma quasi 500 volte!

Ed è altamente improbabile che si tratti di una combinazione sfortunata di circostanze che l'esplosione sulla singola partita di rifiuti sia sottovalutata da parte del gestore. Ricordiamo che il CRIIRAD aveva studiato il piano per creare una istallazione a CENTRACO e una delle principali critiche mosse era il fatto specificamente incentrato sulla inaffidabilità del sistema di controllo dell'attività dei rifiuti.

Diviene pertanto lecito chiedersi, sostengono al CRIIRAD, se la CENTRACO non stia funzionando in completa violazione delle regole che la governano come la violazione di limiti di emissione per gli inquinanti radioattivi e sostanze chimiche in atmosfera e nel Rodano. Se le emissioni effettive sono 10 volte o 100 volte come riportato nei comunicati .

In ogni caso, l'operazione determinerà se la sottovalutazione dell'attività dei rifiuti è un'azione intenzionale dell'operatore o una mancanza di controllo dei materiali radioattivi utilizzati. Qualunque sia la spiegazione, la scoperta è di particolare preoccupazione.

Il CRIIRAD ha deciso quindi di presentare un ricorso in tribunale che sarà probabilmente confermato col prossimo Consiglio di Amministrazione dell'Associazione, previsto per il 14 ottobre.

L'obiettivo sarà quello di assicurare che tutte le responsabilità siano accertate:

l'esplosione ha causato la morte di un lavoratore. Un altro rimane in condizioni critiche.

RNA DIFFUSION - [Fonte: CRIIRAD/France] - http://www.criirad.org/actualites/dossier2011/marcoule/cp_centraco.pdf

 
Di nonukes (del 24/07/2011 @ 11:56:15, in Stragismo, devastazioni e saccheggi, linkato 3650 volte)
COMUNICATO STAMPA
COMITATO PROVINCIALE LEGAMJONICI
CEMERAD. SI ATTENDE L’AUTORIZZAZIONE DELLA ASL

Il comitato provinciale Legamjonici prosegue nel suo impegno volto a fare luce sui ritardi degli interventi di bonifica nel sito ex Cemerad.

In particolare, l’inchiesta riguarda l’impegno assunto dal Comune di Statte di avviare la bonifica del contenuto dei fusti stoccati all’interno di capannoni localizzati nel sito e contenenti materiale radioattivo.

Come già detto, per il progetto di bonifica, più volte rinviato, erano stati previsti adeguati finanziamenti. Si tratta dell’ammontare di 3.700.000 euro, cifra poi ‘dirottata’ verso altri lavori non ben identificati.

Oggi si attende la nomina dell’esperto incaricato con il supporto del quale potrà essere avviata la caratterizzazione del materiale radioattivo contenuto nei fusti. Si potrà dunque procedere, come annunciato dal sindaco di Statte, alla successiva bonifica sulla quale però grava la seguente incognita: con quali soldi?
Intanto, il Comune di Statte, in seguito a nostre sollecitazioni, in data 30 giugno 2011, invia una richiesta di autorizzazione alla nomina di un esperto in radioprotezione presso la direzione generale della Asl di Taranto.

La richiesta non riceve pero’ alcuna risposta.

Il 15 luglio 2011, nella sede Asl di Taranto un funzionario ci comunica che i ritardi sono dovuti ad una situazione di ‘caos burocratico-amministrativo’ conseguente al passaggio di consegne (avvenuto il 30 giugno) alla guida della Direzione Generale fra l’uscente dott. Colasanto e il dott. Scattaglia.

Dopo aver fatto presente al funzionario Asl la necessità della immediata risoluzione di una questione già ampiamente sottovalutata che viene vissuta con notevole apprensione dagli abitanti di Statte, lo stesso ci ha assicurato che si sarebbe adoperato per accelerare la procedura di nomina dell’incaricato e che ci ‘avrebbe fatto sapere’.


Questo comitato fa presente che è costantemente in contatto con cittadini di Statte pronti a manifestare il proprio esasperato grido di protesta davanti alle sedi degli Enti responsabili di tali ingiustificabili ritardi.

La protesta si estenderà anche relativamente al possibile conferimento di nuovi quantitativi di rifiuti speciali provenienti dalla Campania e destinati alla discarica Italcave.

I cittadini di Statte non sono disposti ad accogliere ulteriori rifiuti con o senza il nullaosta della Regione Puglia.


Daniela Spera (responsabile del Comitato provinciale Legamjonici)

http://legamionicicontroinquinamento.wordpress.com/2011/07/23/cemerad-si-attende-l%E2%80%99autorizzazione-della-asl/

 

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Di nonukes (del 24/07/2011 @ 11:36:43, in Stragismo, devastazioni e saccheggi, linkato 1905 volte)

UN'AUTORIZZAZIONE ILLEGITTIMA Concessa col raggiro delle Istituzioni nei confronti delle associazioni. dal COMUNICATO STAMPA dell'org. SAVE TARANTO.

Ai nostri concittadini non possiamo che esprimere solidarietà e vicinanza per l'ultimo abuso subìto in occasione del rilascio di una autorizzazione illegittima all'attività industriale di ILVA.

Autorizzazione che tutto può rappresentare meno che "un punto a favore nella battaglia di civiltà" che mai è stata condotta e che, contrariamente a quanto affermato dal Sindaco Stefàno e dal Presidente della Provincia Florido nella loro recente dichiarazione congiunta, non ha certo visto la partecipazione delle associazioni accanto a Comune, Provincia e Regione, dal momento che le associazioni a Roma sono state rigorosamente tenute fuori dalla porta proprio nell'atto conclusivo del procedimento.

Un 'successo', definito dall'on. Vico, ascritto alla collaborazione di tutte le forze in campo, dimenticando il raggiro compiuto dalle Istituzioni nei confronti delle associazioni.

All'assessore all'ambiente Nicastro, tuttora convinto che in Regione siano riusciti a "tenere assieme le ragioni dell'ecologia con quelle dell'economia e del diritto al lavoro", chiediamo se conosca la reale entità dell'emergenza sanitaria in corso da tempo nella nostra provincia e che interessa anche i lavoratori della grande industria.

Chiediamo se intenda ignorare le conclusioni espresse dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Lecce, oppure il rapporto sulle falde avvelenate dell'area industriale tarantina, o ancora le perizie depositate nei Tribunali secondo le quali l'ecocompatibilità di aziende così prossime al centro abitato e di dimensioni spropositate non può mai essere possibile.

Chiediamo a Nicastro se ha mai pensato che per conciliare ecologia e diritto al lavoro siano necessarie alternative di sviluppo davvero compatibili con l'ambiente e la vita o se invece sia auspicabile l'incremento di una produzione che non produce economia ma che la annienta.

 

Forse all'assessore Nicastro interessa molto più stigmatizzare le dichiarazioni di noi "tribuni della plebe" anziché comprenderne il senso profondo. In ogni caso, non sarà certo attraverso gli insulti gratuiti e sprezzanti che l'assessore potrà mai sperare di ricucire un rapporto ormai logoro e compromesso con un elettorato stanco dell'ennesimo abbaglio.

Taranto continua da decenni a rimanere città commissariata e controllata in regime remoto. Non vi è allora alcun bisogno di ulteriori prove che attestino in quale maniera le sorti di questa città vengano da sempre stabilite altrove a discapito di una comunità locale umiliata, offesa, saccheggiata e stuprata.

Per questo, non possiamo che prendere atto con rammarico che il nodo d'acciaio che ha strozzato noi tutti non possa che essere sciolto raccomandando alla cittadinanza di non concedere neppure un voto a tutti i partiti che si sono espressi a favore dell'AIA e dell’attività produttiva unica, secondo una "vocazione all'industria pesante" che rigettiamo con forza.

I sostenitori e protettori di un polo industriale devastante a pochi metri da una città in ginocchio, devono abbandonare le aule consiliari di Comune, Provincia e Regione, e quelle parlamentari.

Dieci Luglio Duemilaundici - La Federazione Save Taranto per l'Ecotutela Jonica:

Ass. Malati Cronici e Immunitari

Comitato provinciale Legamjonici

Comitato provinciale Taranto lider

Comitato di quartiere Tamburi

Tamburi 9 luglio 1960

Ass. Savese per la vita

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Di nonukes (del 04/07/2011 @ 17:47:22, in Stragismo, devastazioni e saccheggi, linkato 2156 volte)

SAVE TARANTO : L’A.I.A. NON VA CONCESSA

COMUNICATO STAMPA 4 LUGLIO 2011 L’llva resta la maggiore responsabile delle emissioni di IPA e continua ad emettere diossine superando i limiti imposti dalla Legge Regionale.

Oggi siamo giunti al valore medio di 0.70 ng/m3, una ulteriore conferma della inefficienza dei sistemi applicati per ridurre le emissioni di diossine e della totale inadeguatezza della Legge Regionale a garantire giustizia in caso di superamento dei limiti imposti.

La Commissione europea ha intimato a 12 Stati membri, fra cui l'Italia, di recepire entro due mesi le norme Ue che stabiliscono sanzioni penali contro i responsabili di reati ambientali in generale, e quelle specifiche sull'inquinamento marino.

L'Esecutivo comunitario potrà ricorrere in Corte Ue di giustizia contro gli Stati inadempienti. Il termine per il recepimento da parte degli stati membri della direttiva (2008/99/Ce) è scaduto il 26 dicembre 2010.

A Taranto, invece, mentre è in corso una perizia nell’ambito dell’incidente probatorio che vede indagati i vertici Ilva per disastro doloso e colposo, i sindacati e Confindustria premono affinché venga rilasciata l’AIA, immaginando che i nuovi finanziamenti impiegati dall’azienda potranno renderla finalmente ecocompatibile.

Ma nessuna cifra può garantire l’ambientalizzazione di impianti sui quali non è possibile alcun tipo di controllo delle emissioni di fumi e polveri.

Dunque, in base a quali requisiti il Ministero dell’Ambiente potrebbe decidere di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale?

Di fronte ad una evidente impossibilità ad ottemperare a tutte le prescrizioni imposte, peraltro difficoltà espressa dalla stessa Ilva, concedere l’AIA equivarrebbe a soddisfare le richieste di modifica avanzate dal Gestore, quali, ad esempio, la rimozione delle seguenti prescrizioni:

1. Frequenza di monitoraggio delle emissioni più restrittiva;

2. Valori di emissioni più restrittivi rispetto alla riduzione del 20% dell’attuale limite autorizzato;

3. Studio di fattibilità per la copertura totale o parziale dell’area dei parchi minerali.

4. L’adozione di una procedura operativa atta a definire in accordo con gli Enti locali soglie di allarme per la prevenzione di fenomeni acuti di inquinamento del territorio circostante l’impianto.

Chiediamo quindi che non sia accordata l’Autorizzazione Integrata Ambientale, che le Istituzioni locali si oppongano compatti e con fermezza.

È un’azione dovuta alla città che soffre da mezzo secolo, un segnale forte di cambiamento della politica che, supportata da dati scientifici inconfutabili, e dalla cittadinanza che realmente vuole e pretende un cambio di rotta, programmi il futuro della città, indipendente dalla grande industria pesante.

In caso contrario, vorrà dire che si è toccato il fondo, che incapacità, incompetenza irresponsabilità sono proprie della classe politica attuale, che la democrazia partecipata è solo una parola sulle labbra delle istituzioni.

Sarà allora legittimo da parte dei cittadini agire di conseguenza anche con forti azioni civili.

SAVE TARANTO-Federazione per l’Ecotutela jonica

Comitato provinciale Legamjonici,

Comitato provinciale Taranto lider,

Comitato di Quartiere Tamburi,

Ass. Malati Cronici e Immunitari,

Ass.Tamburi 9 luglio 1960,

Ass. Savese per la vita.

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