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MURUROA, UN CRIMINE A CIELO APERTO
Di Fabienne Michèle Melmi (del 15/07/2011 @ 10:54:16, in dBlog, linkato 2748 volte)

mercoledì 13 luglio 2011
 "Sabato 2 luglio, l'associazione Moruroa e Tatou ha organizzato, durante l'assemblea della Polinesia, una giornata di doppia commemorazione: i 45 anni della prima prova aerea atomica dello stato francese a Moruroa ed i 10 anni dell'associazione.



In quest'occasione è stata presentata nella hall dell'assemblea una mostra di 30 ritratti di ex lavoratori del nucleare, di personalità politiche e di cittadini, realizzati da Marie-Hélène Villierme, accompagnati da letture di brani e video di testimonianze. Le testimonianze filmate da Arnaud Hudelot potevano essere visionate integralmente in una sala annessa. Il pomeriggio è stato dedicato ad un dibattito sulla questione del nucleare e la serata riservata al nuovo battesimo della piazza da "Chirac" in favore di una piazza del "2 juillet1966" ed un "unu" eretto sul "paepae" di commemorazione situato nei giardini di Paofai..

I dati sono terribili: 193 bombe provate in 47 tiri aerei e 147 sotterranei tra 1966 e 1996. 600 kg di plutonio che verranno interamente smaltiti solo fra 240 000 anni. 10 000 dipendenti. Più di 200 ricadute radioattive

sull'insieme della Polinesia francese. 651 casi di cancro nel 2008. Il dibattito, organizzato sotto il gazebo dell'assemblea, ha permesso di chiarire alcuni punti della Legge Morin. È interessante sapere che questa Legge mette sul conto delle contaminazioni radioattive 18 tipi di cancro, di cui 4 cancri femminili, mentre gli Stati Uniti hanno segnato 33 tipologie di cancro sul loro elenco. Il Giappone, dal 2009, riconosce ogni tipo di cancro, ogni problema tiroideo, la trombosi coronaria e le malattie cardiovascolari come patologie radio-indotte.


 Quando si conosce l'importante aumento di queste patologie nel nostro paese, si è in diritto di chiedersi fino a che punto lo stato francese ha deciso di fare arrivare il suo disprezzo ed il suo cinismo.

Il senatore Richard Tuheiava ha presentato il progetto di legge che depositerà al Senato per chiedere allo stato francese la restituzione degli atolli di Moruroa e Fangataufa alla Polinesia francese, restituzione prevista nella convenzione firmata tra lo stato ed il Territorio. Lo stesso ha peraltro rilevato le poste in gioco internazionali intorno alla questione nucleare in Polinesia francese. Difatti, lo stato francese, per restare membro del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, deve dare delle garanzie della sua buona volontà su questo argomento.

Durante la stessa assemblea, Philippe Neuffer, avvocato, ha sollevato alcune incomprensioni sulle decisioni rese dal tribunale di Papeete, che ha rifiutato ai lavoratori locali di Moruroa ciò che i tribunali francesi hanno accordato ai lavoratori espatriati. La spiegazione è semplice e desolante. L'elenco delle malattie professionali riconosciute come direttamente legate alle esposizioni da radiazioni non è stato aggiornato. Bisogna porsi la questione dell'azione poco risolutiva dei sindacati: nonostante i molteplici scioperi, di cui certi molto duri, malgrado tutto il loro impegno nel tentare di chiarire la questione, gli operai e le loro richieste continuano ad essere non considerati dal sistema. Bisogna inoltre porsi la domanda che questa constatazione automaticamente genera, "i leader dei sindacati chi stanno difendendo?".

Il dottore Christian Sueur, psichiatra al "Centro della Madre e del bambino", sabato pomeriggio la condiviso la sua esperienza parlando di due piccole ragazze, sue pazienti, vittime di instabilità genetica. I nonni paterni di entrambe, che hanno lavorato a Moruroa, non hanno sviluppato la malattia. Le sue ricerche hanno messo alla luce un'importante letteratura scientifica documentata sulle mutazioni genetiche nei discendenti di persone che hanno subito contaminazione da radiazioni atomiche. L'instabilità genetica delle due piccole ragazze sarebbe direttamente legata all'esposizione dei rispettivi nonni alle radiazioni atomiche.

Un altro dei testimoni dell'esposizione, nato da un padre che lavorava come pescatore, morto dopo le esplosioni sotterranee sulle spiagge di Moruroa, ha sofferto di spina bifida, malattia documentata negli studi sugli inglesi irradiati in seguito alle prove del loro paese in Australia.

Queste conseguenze del fatto nucleare, che non erano mai state affrontate cosi chiaramente in pubblico, ci aprono delle prospettive nuove e terribili sulle ricadute a lungo termine dei 30 anni di sperimentazione atomica. Oramai non si tratta più di considerare le conseguenze unicamente sui vecchi lavoratori di Moruroa e Fangataufa direttamente esposti alle prove nucleari, ma molto più largamente su tutti gli abitanti del paese, su cui delle nuvole indisciplinate hanno scaricato generosamente più di 200 volte delle polveri o delle piogge radioattive . Il numero crescente di bambini che presentano delle malformazioni alla nascita o sviluppano patologie fino ad oggi sconosciute, dovrebbe incitare il governo ad iniziare un vasto studio al fine di determinare le patologie apparse di recente nel nostro paese, documentate dai diversi studi americani, inglesi o giapponesi, realizzati sui veterani delle loro prove nucleari e sulle loro discendenze.

 Lo stato francese conosceva fin dalle prime prove le conseguenze terribili di tali sperimentazioni sui lavoratori così come sugli abitanti degli atolli vicini. La politica nucleare, malgrado queste conoscenze, è durata 30 anni. 30 anni durante i quali i lavoratori o i militari non graduati non hanno beneficiato di nessuna protezione, contrariamente ai militari graduati e ai missionari ufficiali dello stato.

Non è più tempo di lacerarci con accuse o con colpevolizzazioni deleterie, né di compiacerci in una vittimizzazione mortifera. Non si tratta neanche di chiedere allo stato francese di pentirsi. Il pentimento è l'affare delle chiese.

"L'affare dello stato è l'uguaglianza dei diritti, il risarcimento delle ingiustizie generate dagli effetti della storia. Si tratta (…) di riconoscenza di fatti, giustamente stabiliti (…), della loro qualifica giuridica e di una politica pubblica pertinente. Non siamo nel campo emozionale. Non ci serve il misticismo del dominatore che duplica il mito della superiorità e fa credere a delle voci che mendicano un inutile pentimento. Non si tratta né di contrizione né di perdono. È un crimine che riguarda il Diritto, non un errore che coinvolge la fede", scrive Christiane Taubira parlando della schiavitù come crimine contro l'umanità..

La politica nucleare dello stato francese è un crimine. Questo crimine potrebbe essere qualificato come crimine contro l'umanità. È per questa ragione che gli archivi di Moruroa sono stati recentemente classificati come segreto difesa per l'eternità ?"

Fonte: http://www.lesnouvelles.pf/article/reagissez-a-lactu/“un-crime-a-ciel-ouvert”
Traduzione per RNA: Fabienne Melmi

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